Le mostre da vedere ad Agosto
In tutta Italia
Sono tantissime le mostre da vedere in Italia nel 2024: qui trovi tutte quelle in cui recarsi durante il mese di Giugno.
Al Nord le grandi mostre di fotgrafia a Torino e Milano con Martin Parr. Al Centro, l'ultimo mese per ammirare i Preraffaelliti a Forlì. Al Sud invece la mostra sensazionale di Mirò a Catania offre un'opportunità unica di immergersi nell'arte contemporanea italiana.
Vuoi fare programmi più a lungo termine? Ecco la lista delle mostre imperdibili da visitare quest'anno!
Sguardi di intesa. La moda fotografata dalle donne - Centro Saint-Bénin | fino al 22 settembre
La mostra, curata da Angela Madesani, esplora come cambia la moda, solitamente creata per sedurre il maschile, quando è fotografata da donne. Il percorso inizia con un'immagine di Tina Modotti e prosegue con fotografe come Lee Miller, Elisabetta Catalano e Vanessa Beecroft.
Torino anni '50. La grande stagione dell'Informale - Museo Accorsi-Ometto | fino al 1° settembre
La rassegna torinese, a cura di Francesco Poli, si focalizza su un momento fondamentale dello sviluppo della scena artistica cittadina, dal Secondo dopoguerra agli anni ’60.
Cristina Mittermeier - Gallerie d'Italia | fino al 1° settembre
Non è la bellezza che salverà il mondo ma la saggezza, quella grande saggezza che Cristina Mittermeier (1966), biologa marina, attivista, fotografa e cofondatrice dell’associazione SeaLegacy, cerca (e trova) da anni nei luoghi più remoti della terra. In 90 immagini, le storie delle comunità che mantengono ancora un legame diretto con la natura, e ne rispettano e ne tramandano saggiamente il delicato equilibrio. Prendere appunti, perché o impariamo a utilizzare con misura ed equilibrio le risorse del pianeta, o il futuro sarà solo una categoria verbale.
Alberto Di Fabio. Orogenesi - Museo nazionale della montagna | fino al 20 ottobre
Dagli astri agli atomi passando per la nuda roccia dove tutto ha inizio: la personale dedicata ad Alberto Di Fabio (Avezzano, L’Aquila, 1966), in corso fino al 20 ottobre al Museo nazionale della montagna di Torino, ruota intorno al paesaggio montano e al suo potenziale generativo, declinato in un’antologia di forme a metà tra geologia e astrazione, essenziali come matrici stilizzate di minerali metamorfici, evocative come simboli primigeni. Si tratta di dipinti e carte degli anni ’90 che illustrano il vocabolario iconografico e cromatico da cui ha origine tutta la produzione successiva.
Titolo Primo, Ho sognato Clara e altre storie - Castello di Rivoli (TO) | fino al 25 novembre
Un’antologia di storie sottratte all’amnesia collettiva. Un collage di voci attinte da cronaca giudiziaria, narrazioni orali, documentazione storica e letteraria, fatti di attualità economica e geopolitica. Una raccolta di rimossi restituiti alla pluralità di senso che libera e, forse, guarisce. L’indagine corrosiva, poetica e liberatoria di Rossella Biscotti è in mostra fino al 25 novembre al Castello di Rivoli, con Titolo primo. Ho sognato, Clara e altre storie, una personale che illustra le tappe più iconiche del suo percorso e include un’opera in fieri appositamente pensata per gli spazi del museo.
The weight of the concrete - Fondazione Museion | fino al 1° settembre
Prende in prestito il titolo di un libro d’artista del 1968 di Ezio Gribaudo (1929-2022) la mostra The weight of the concrete alla Fondazione Museion: cura di Tom Engels e Lilou Vidal, con Leonie Radine, la rassegna riesamina l’opera dell’artista ed editore torinese.
Atmosferica. Stagioni e temperamenti - Casa Zegna | fino al 15 settembre
Da una riflessione sui mutamenti climatici e ambientali e sul loro impatto sulla sfera emotiva e percettiva di coloro che li sperimentano, nasce Atmosferica. Stagioni e temperamenti, progetto concepito per Fondazione Zegna da Rebecca Moccia (Napoli, 1992) e curato da Ilaria Bonacossa (già membro della giuria del Premio Cairo). Inserendosi in un percorso di valorizzazione in dialogo con l’arte della riserva naturale attorno allo storico lanificio biellese, l’esposizione trasforma l’ex giardino d’inverno di Casa Zegna in un organismo vivente attraverso l’uso attento di tessuti naturali.
Fino al 15 settembre 2024.
Arte e fascismo - Mart | fino al 1° settembre
Il Mart di Rovereto esplora l'arte del Ventennio con la mostra curata da Vittorio Sgarbi, Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari. Con circa quattrocento pezzi, la mostra analizza come il regime fascista influenzò l'arte e l'architettura italiane, includendo opere di futuristi come Fortunato Depero, Mario Sironi ed Enrico Prampolini, oltre a una sezione dedicata all'iconografia di Mussolini e al rapporto tra architettura e propaganda.
Willem De Kooning e l'Italia - Gallerie dell'Accademia | fino al 15 settembre
In occasione della LX Biennale, le Gallerie dell’Accademia hanno voluto renderg omaggio al maestro dell'espressionismo americano con una mostra che ha un taglio specifico di notevole interesse. L’esposizione, curata da Mario Codognato e Gary Garrels, mette in scena circa settantacinque opere tra dipinti, sculture e disegni che vanno dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, ed è incentrata in particolare sull’importanza che hanno avuto due viaggi in Italia, quello del 1959 e quello del 1969, sugli sviluppi della sua ricerca.
Helmut Nuewton. Legacy - Le stanze della fotografia | fino al 24 novembre
Nonostante le critiche delle femministe storiche, Helmut Newton (1920-2004) è stato il fotografo che ha meglio compreso l'erotismo e il potere femminile. La mostra, curata da Matthias Harder e Denis Curti, illustra questo concetto. La mostra presenta un percorso che va dalla moda per Vogue Francia ai ritratti di celebrità, includendo tematiche sadomaso e citazioni hollywoodiane. Newton era noto per manipolare tutti, da clienti a star, rendendo ognuno, da Charlotte Rampling a David Bowie, interpreti del suo unico stile.
Julie Mehretu. Ensemble - Palazzo Grassi | fino al 6 gennaio 2025
Con il suo linguaggio calligrafico e stratificato esplora le infinite possibilità che la pittura offre, mentre attraverso l’astrazione racconta la frammentazione e la velocità della vita contemporanea condizionata dai cambiamenti sociopolitici, climatici e urbani. La mostra Julie Mehretu. Ensemble, in Palazzo Grassi a Venezia dal 17 marzo al 6 gennaio 2025, rende ora omaggio al lavoro che l’artista americana di origine etiope (Addis Abeba, 1970) ha realizzato dal 2001 al 2023.
Nero oro. Fabrizio Plessi - Fondazione Alberto Peruzzo | fino al 13 ottobre
Negli spazi dell’ex Chiesa di Sant’Agnese a Padova, la Fondazione Alberto Peruzzo riprende il dialogo mai interrotto con Fabrizio Plessi (Reggio Emilia, 1940). La monografica Nero oro, a cura di Riccardo Caldura, realizzata in concomitanza con la 60a edizione dell’Esposizione internazionale d’arte di Venezia, celebra gli 84 anni del pioniere della videoarte in Italia, riconosciuto a livello internazionale.
Fino al 13 ottobre 2024.
Davide Maria Coltro - Maga | fino al 1° settembre
In continuità con la ricognizione sull’arte astratta e all’interno del programma “Museo nell’era post-digitale”, il Museo d’arte di Gallarate ospita la monografica di Davide Maria Coltro (Verona, 1967) dal titolo Astrazione mediale. Curata da Alessandro Castiglioni con il contributo critico di Elena Pontiggia, la mostra presenta una serie di installazioni inedite e le opere digitali realizzate dall’artista negli ultimi anni, trasmesse anche dai totem disseminati nella città, riproponendo il progetto avviato a Shanghai nel 2006.
Fino al 1° settembre
Pino Pascali - Fondazione Prada | fino al 23 settembre
Alla Fondazione Prada una retrospettiva ricostruisce filologicamente le “favole per adulti” del primo scultore postmoderno italiano. Una sezione, dedicata alla presenza di Pascali in celebri mostre come Fuoco, immagine, acqua, terra all’Attico nel 1967, la Biennale di Parigi del 1967 e Arte povera alla Galleria De’ Foscherari del 1968, con opere di Gilardi, Mattiacci, Kounellis, Boetti, Pistoletto, Ceroli, che erano con lui e che lo frequentarono, permette di farlo rivivere in installazioni storiche (seppur parziali), che stimolano ancora oggi idee e modi di ripensare la scultura contemporanea. O quel che resta di essa.
Inga Sempé. La casa imperfetta - Triennale | fino al 15 settembre
Una casa che rivela il fascino del quotidiano e delle sue imperfezioni. Fino al 15 settembre, nella project room “Design Platform” alla fine del percorso del Museo del Design Italiano in Triennale, Inga Sempé (Parigi, 1968) ci apre le porte di un’abitazione (camera da letto, corridoio, cucina, disimpegno...) che dà risalto alla sua multiforme attività e allo stile improntato a una certa nonchalance: mobili, lampade, oggetti e tessuti sono presentati con semplicità, come se il padrone di casa avesse appena lasciato l’appartamento.
Fino al 15 settembre
Giano/Culsans - Fondazione Rovati | fino al 15 settembre
La passione di Gino Severini (1883-1966) per l’arte etrusca, che frequentava nel Museo dell’Accademia Etrusca della sua città, Cortona, è al centro della mostra aperta fino al 15 settembre alla Fondazione Rovati. Intitolata Giano/Culsans, mette a confronto bronzetti etruschi con sculture e con una natura morta del maestro del Novecento.
Fino al 15 settembre
Andante con moto - Pac | fino al 15 settembre
Il Pac ospita Andante con moto, la retrospettiva di Liliana Moro (Milano, 1961). Realizzata in collaborazione con il Kunstmuseum Liechtenstein e con Magazzino Italian Art di New York, è curata da Letizia Ragaglia e Diego Sileo e presenta tutte le sue serie, dalle opere degli anni ’80 all’installazione per il Padiglione Italia della Biennale del 2019, fino agli ultimissimi lavori.
Fino al 15 settembre
Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al contemporaneo - Palazzo Ducale | fino al 1° settembre
La mostra, curata da Matteo Fochessati e Anna Vyazemtseva, presenta 118 opere dal Quattrocento a oggi, accomunate dal tema della nostalgia. Tra i capolavori esposti ci sono la veduta ad acquerello di Gustave Doré, il grande artista che realizzò le illustrazioni della Divina Commedia; le città immaginate da Roger Séassal e i tramonti di Galileo Chini. Inoltre, la mostra include artisti come Giorgio de Chirico, Jean Auguste Dominique Ingres, Lucio Fontana e Arturo Martini, che hanno trovato ispirazione nel confronto con la storia.
Vertigo. Video scenarios of rapid changes - Fondazione Mast | fino al 30 luglio
Le mutazioni della società indagate attraverso la pratica della videoarte è il tema della rassegna a cura di Urs Stahel: ventinove artisti internazionali analizzano, commentano e indagano, in 34 opere video, il rapido cambiamento in ambiti come il lavoro e i processi produttivi, il commercio e i traffici, i nuovi comportamenti, la comunicazione, l’ambiente naturale e il contratto sociale.
Fino al 30 giugno 2024.
Ai Weiwei. Neither nor - Galleria Continua | fino al 15 settembre
Una carriera pluriennale documentata grazie a Neither nor, la mostra antologica che la Galleria Continua di San Gimignano dedica alla produzione di Ai Weiwei dal 2006 a oggi. Un’occasione unica per comprendere la forza delle sue opere ed esplorare il suo rapporto ambivalente con la cultura occidentale e quella cinese, in bilico tra un profondo senso di appartenenza e un intenso impulso alla ribellione.
Fino al 15 settembre 2024.
Ritorni. Da Modigliani a Morandi - Museo Novecento | fino al 15 settembre
Al Museo Novecento di Firenze, in occasione della mostra Ritorni. Da Modigliani a Morandi, sono state riunite per la prima volta diciannove opere di grandi maestri del Novecento italiano appartenute ad Alberto Della Ragione (Piano di Sorrento, 1892 – Santa Margherita Ligure, 1973), ingegnere e appassionato collezionista d’arte la cui preziosa raccolta fu donata al capoluogo toscano nel 1970. Tra i capolavori esposti, anche l’unico Autoritratto dipinto da Amedeo Modigliani, una fra le tele più valutate al mondo.
Fino al 15 settembre 2024.
Natura/utopia, l’arte tra ecologia, riuso e futuro - Palazzo Baldeschi | fino al 3 novembre
Tredici artisti ripensano il futuro e il rapporto dell'uomo con la natura. Succede nella rassegna curata da Marco Tonelli: in mostra un bronzo del maestro dell'arte povera Giuseppe Penone, un Tappeto-natura di Piero Gilardi, che riproduce fedelmente in poliuretano espanso fiori e frutti tropicali, un'animazione 3D di Giuliana Cunéaz, viaggio imprevedibile tra iceberg ed eruzioni vulcaniche (Zone fuori controllo), una composizione di Kaarina Kaikkonen fatta con vestiti usati e terrecotte di Ugo La Pietra, che nella sua Architettura/natura (2015) sonda le relazioni tra ambiente urbano e paesaggio naturale. E poi lavori di Gianfranco Baruchello, Davide Benati, Peter Campus, Paolo Canevari, Loris Cecchini, Gonçalo Mabunda, Pascale Marthine Tayou e Nicola Toffolini.
Garaicoa. Ascoltare il volo degli uccelli - Rocca Maggiore | fino al 6 ottobre
Arte, architettura e utopia si intrecciano nel lavoro di Carlos Garaicoa (L’Avana, 1967), che con le sue installazioni realizzate con materiali quotidiani come cera, carta, tessuto, metallo e legno, indaga lo spazio urbano interpretando in maniera poetica le contraddizioni della società in cui viviamo. Recuperati grazie a un attento restauro, gli ambienti trecenteschi della Rocca Maggiore di Assisi accolgono, fino al 6 ottobre, la sua mostra personale intitolata Ascoltare il volo degli uccelli, prodotta da Opera Laboratori in collaborazione con la Galleria Continua di San Gimignano.
Laura Grisi. Cosmogonie - MACRO | fino al 25 agosto
Artista tutta da riscoprire, con un lavoro multiforme che trascende le categorie, Laura Grisi (1939-2017) è oggi al centro di una serie di mostre e riletture che la stanno riportando all’attenzione del pubblico e della critica. Di questi eventi fa parte l’esposizione Cosmogonie, ospitata al Macro di Roma fino al 25 agosto, che mette in dialogo sette sue opere con un singolo lavoro di altre tre artiste: la portoghese Leonor Antunes (1972) e le americane Nancy Holt (1938-2014) e Liliane Lijn (1939).
A beautiful world - Palazzo Bonaparte | fino al 25 agosto
Da sette anni, Mario Testino, celebre ritrattista di personalità come Lady D e Madonna, dedica il suo lavoro a ritrarre donne in abiti tradizionali, conservando così cultura, appartenenza e identità. La mostra espone 70 ritratti di donne in abiti tradizionali provenienti da 30 Paesi, includendo ricami del Messico, sete del Giappone, intrecci del Kenya e sfumature della Birmania.
Artista alla Gnam. Emilio Isgrò protagnista 2024 - Gnam | fino al 31 dicembre
Artista, poeta, romanziere e drammaturgo, Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, 1937) ha fatto per sessant’anni arte, sempre in anticipo sui tempi, cancellando da libri, carte geografiche e giornali quelle che ritiene parole inutili, quasi tutte, e lasciando leggibili solo le parole o gli spezzoni di frasi che, estrapolati dal contesto, assumono un significato completamente diverso e più rilevante. È lui il primo degli “artisti in visita” di un programma che la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma ha concepito con la formula “un anno, un artista, una sala”, mettendo a confronto gli esiti più recenti della poetica di Isgrò insieme a due opere storiche conservate nel museo.