Tecniche miste

Un concetto molto semplice, ma con infinite possibilità: realizzare opere con diversi materiali.

Dalla semplice pittura a tecnica mista su tela a creazioni come i mosaici fino ad arrivare ad opere complesse che paiono quasi installazioni: pensiamo alle michette della serie "Achrome" di Piero Manzoni, o alla sua “uovo scultura” con impronta digitale.

 

Il 23 marzo Magazzino italian art, il museo e centro di ricerca per la promozione dell’arte italiana del Secondo dopoguerra di Cold Spring, New York, inaugura Germi- nal, la mostra dedicata allo studio comprensivo dei primi dieci anni di lavoro, d

Il direttore artistico di Miart, Nicola Ricciardi, fa il punto su questa edizione. Tra novità e conferme

In tempi di grave difficoltà socio-economica come quelli che abbiamo attraversato nel corso dell’anno, appare doveroso richiamare i nostri lettori sul significato e sul contenuto dello Statuto dell’Artista, sancito nel 1997 a Parigi presso la dire

Prende a dipingere a 14 anni e, abbandonata in parte la pittura per gli studi in Giurisprudenza, vi fa ritorno nel '47 con opere di ispirazione picassiana, realizzando nel '48 i primi dipinti «astratti» e passando l'anno successivo ai primi dipint

Formazione: Enrico Castellani studia all’Académie des Beaux-Arts di Bruxelles e, nel 1956, ottiene il diploma in Architettura all’École Nationale Supérieure de la Cambre.

Formazione: Giorgio Celiberti ha cominciato giovanissimo a occuparsi di pittura; già a diciotto anni è presente alla Biennale di Venezia (1948), distinguendosi subito come uno degli artisti più dotati della sua generazion

Negli spazi rinascimentali di Palazzo Strozzi, lo scultore anglo-indiano penetra nel mistero della natura umana con “buchi neri”, quadri specchianti e forme primordiali.

Il Catalogo dell'Arte Moderna 59 è su "Like - tutto ciò che piace", l'approfondimento del sabato di LA7, raccontato dal suo Responsabile editoriale, Carlo Motta, nella splendida cornice della Libreria Bocca a Milano.

Formazione: autodidatta, Franco Angeli inizia la sua attività espositiva nel 1958.

 

Soggetti e tecniche: la precarietà è il tratto distintivo di Alice Cattaneo, milanese, che a differenza di altri artisti che sposano il linguaggio dei video, si fa programmatica.