Corrado Cagli

Ancona, 23 febbraio 1910. - Roma, 28 marzo 1976.

Corrado Cagli è nato ad Ancona nel 1910 ed è morto a Roma nel 1976.


Inizia la sua attività pittorica negli anni '30, mentre frequenta l'Accademia di Belle Arti di Roma, pur avendo già affrontato nel '29 la pittura murale, con la tecnica della tempera all'uovo, negli affreschi di Villa Reggiani e Umbertide, in Umbria.


L'artista partecipa alla prima mostra ufficiale alla Galleria di Roma di P.M. Bardi in Via Veneto nel '32, e nel '33 è invitato da Gino Ghiringhelli ad esporre al Milione a Milano con Capogrossi e Cavalli.

Cagli ha vent’anni. La rapidità con cui, fin dalle prime battute, riesce ad imporre il proprio talento, si spiega considerando la sua amicizia con de Chirico, Martini e Carrà. Già nel '32 infatti, Cagli è invitato dalla Triennale di Milano a eseguire una parete a tempera all'uovo, nel vestibolo del palazzo dell'arte, proprio di fronte a Carrà, che in questo periodo è uno dei massimi pittori italiani.

Vende in quegli anni il suo primo quadro alla contessa Pecci Blunt, che nel '35 apre la Galleria La Cometa, a Roma. In quello stesso anno Cagli espone tutti i suoi disegni in una mostra, che i critici definiranno memorabile. Altri collezionisti si aggiungono: Gabriele Gramiccia prima e poi la principessa Bassani, che negli anni '30 segue in modo particolare i giovani artisti di talento e organizza per essi mostre collettive a Londra.

 

Nel '35 le quotazioni di Cagli aumentano sensibilmente: il livello dei prezzi è molto più elevato della media, se si confrontano i lavori di un De Pisis, venduti a circa 800 lire, contro quelli di Cagli a 3/5.000 lire; proprio un quadro acquistato dalla Pecci Blunt per 3.000 lire sarebbe stato venduto negli anni Settanta per 15.000.000.
I primi critici a credere in Cagli e a seguirlo sono P.M. Bardi e Bontempelli che lo presenta anche nella mostra alla Cometa nel '35. Nel '37 l'artista partecipa, sempre con successo, ad una mostra alla Galerie des Quatre Chemins di Parigi dove si trasferisce l'anno successivo aprendo uno studio all'Hotel de la Bourdonnaise. Emigra quindi in America, in California; combatte nell'ultima guerra nei ranghi dell'esercito americano, e alla fine della guerra si stabilisce a New York, fino al '48, anno in cui torna definitivamente a Roma.

 

Formazione: dopo aver compiuto gli studi classici, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma e lo studio del pittore Paolo Paschetto. Importante per la sua formazione l’amicizia con de Chirico, Carrà, Martini e Sironi.

Periodi: protagonista negli anni Trenta della Scuola Romana; in netta opposizione alla retorica di Novecento, partecipa a numerose collettive con Capogrossi e Cavalli. Nel 1939 si rifugia prima a Parigi e poi a New York, a causa delle leggi razziali. Il suo gusto eclettico e la costante sperimentazione lo hanno spinto a ricerche figurative, astratte, spaziali e geometriche, oltre che in pittura anche in scultura e, in ambito teatrale, in scenografia.

Soggetti: tra i numerosi cicli figurativi e astratti possiamo ricordare: “Scuola Romana” (1933-37), “Neometafisica” (1946-47), “Quarta dimensione” (1947), “Impronte indirette” (a partire dal 1950), “Metamorfosi” (dal 1953), “Carte” (dal 1958 a metà anni Sessanta), “Mutazioni modulari” (dal 1968).

Tecniche: si è dedicato a tutte le tecniche in pittura, scultura e grafica, anche sperimentali.