Filippo De Pisis

Ferrara, 11 maggio 1896 - Milano, 2 aprile 1956

Formazione: Filippo De Pisis inizia a disegnare già dal 1904, sotto la guida del pittore Domenichini. Si iscrive alla Facoltà di Lettere a Bologna, esordendo in campo letterario con I Canti della Croara. A Ferrara conosce nel 1916 Savinio e de Chirico, vivendo il momento metafisico più in veste di letterato che di artista. Si dedica alla pittura a partire dal 1919, quando è a Roma, dove frequenta l’ambiente di “Valori Plastici” e stringe rapporti con Spadini.

 

Soggetti e tecniche: in questo periodo inizia a elaborare le sue caratteristiche nature morte accostando in forme evocative, di ascendenza metafisica, oggetti eterogenei. Nel 1925 si trasferisce a Parigi, dove vive fino al 1939: l’ammirazione per il colorismo di Delacroix e Manet e la frequentazione di Soutine si riflettono nella sua opera in un uso gestuale e immediato del colore e in brillanti accenti tonali, cui aggiunge una personale situazione psicologica nella quale si coglie un senso di disgregazione e di disfacimento.

 

Tornato in Italia, nel 1944 si stabilisce a Venezia, dove trae ispirazione dalla pittura di Guardi, dedicando sempre molta attenzione alla resa dell’ambiente atmosferico attraverso pennellate rade e luminose gradazioni di tono.