Mario Schifano

Homs (Libia), 1934 - Roma, 26 gennaio 1998

Formazione: autodidatta, Mario Schifano esordisce nell’ambito dell’Informale materico (riferimenti a Fautrier).

 

Periodi e Soggetti: nel 1959-61, pennellate continue su carta incollata su tela (riferimenti a Malevich, Manzoni, Klein). Dal 1962 le prime opere pop, con l’utilizzazione delle immagini dei mass-media; fa parte del gruppo romano della Pop Art italiana. Suoi cicli di opere sono: “I reportages inventati”, “I paesaggi anemici”, “Futurismo rivisitato”, “Compagni, compagni”. Negli ultimi anni opere come inventari della produzione precedente e rivisitazioni di de Chirico.

 

Tecniche: olio, smalto su carta e tela, tele emulsionate con interventi dipinti; serigrafie.