Giovan Francesco Gonzaga

Milano, 12 giugno 1921. Milano, 2 ottobre 2007

Formazione: dopo gli anni liceali, l’opposizione dei genitori alla sua volontà di frequentare l’Accademia di Brera lo spinge ad arruolarsi volontario con il Savoia Cavalleria, partecipando ad azioni di pattuglia nella steppa.

 

Tornato dalla campagna di Russia, che segna indelebilmente il suo animo, si consacra alla sua innata passione per l’arte, che diventa subito la sua professione: si iscrive a Brera, dove frequenta un corso di nudo, ma uno dei suoi insegnanti, l’artista Ghedini, afferma che non ha nulla da imparare perché è già un pittore. Viene quindi notato da importanti galleristi milanesi che espongono da subito le sue opere assieme a quelle di maestri del calibro di Sironi, Morandi e Carrà.

 

Da sempre amante dei cavalli, dedica loro gran parte della produzione pittorica: questi animali occupano un ruolo importante nella sua vita, ne sente il fremere, il nitrire, lo scalpitare e li dipinge sottolineandone la forza, il vigore, la bellezza, le proporzioni armoniose.

 

Nel novembre 2019, in occasione dell’importante mostra personale a lui dedicata presso la Fondazione Gonzaga, è stato presentato il secondo volume del Catalogo Generale (Editoriale Giorgio Mondadori).

 

Soggetti: cavalli, cavalieri, nature morte, figure, paesaggi, ritratti.

 

Tecniche: olio su tela, pastello, disegno, carboncino, tecniche miste; scultura.