Giorgio Celiberti

Udine, 19 novembre 1929

Formazione: Giorgio Celiberti ha cominciato giovanissimo a occuparsi di pittura; già a diciotto anni è presente alla Biennale di Venezia (1948), distinguendosi subito come uno degli artisti più dotati della sua generazione. Ha frequentato il Liceo artistico di Venezia e lo studio di Emilio Vedova. Nel 1956 ha vinto la borsa di studio del ministero della Pubblica Istruzione, che gli ha permesso di soggiornare a Parigi e a Bruxelles, dove ha avuto modo di completare le proprie ricerche di avanguardia.

 

Periodi e Soggetti: inizialmente legato alla rappresentazione della figura e del paesaggio, a partire dagli anni Sessanta, durante il soggiorno romano, i suoi soggetti si dilatano sino a giungere a uno sfaldamento che rende i contorni simili a presenze positivo-negative, che lasciano presagire i successivi sviluppi verso il Segnismo.

 

Nel 1956 l’artista, che aveva già cominciato a cedere alla pittura di gesto, dopo la visita al campo di prigionia di Terezin (presso Praga) comincia ad affidare il proprio estro pittorico al segno contraddistinto da colori scuri, da simboli quali cuori, croci, lettere, farfalle. Negli anni Settanta nascono gli affreschi in cui sviluppa l’interesse per le vestigia del passato. Negli ultimi anni la sua ricerca si è focalizzata sulla scultura in alluminio e bronzo: cavalli, gatti, civette e stele di grandi e piccole dimensioni.

 

Tecniche: affresco, tempera, olio, collage, tecnica mista; ceramica; fusioni a cera persa e a staffa.