Enrico Castellani

Castelmassa (RO), 4 agosto 1930 - 1 dicembre 2017, Viterbo

Formazione: Enrico Castellani studia all’Académie des Beaux-Arts di Bruxelles e, nel 1956, ottiene il diploma in Architettura all’École Nationale Supérieure de la Cambre. Tornato in Italia nello stesso anno, si stabilisce a Milano, dove nel 1959, con Manzoni, fonda la rivista “Azimuth” e partecipa ai gruppi Zero e Nul.

 

Periodi: esordisce nella prima metà degli anni Cinquanta con opere informali, influenzate dall’Action Painting (A. Gorky, M. Tobey, J. Pollock). Nella serie dei “Senza titolo” (1958-59) si accosta allo Spazialismo di Lucio Fontana, realizzando superfici monocrome animate da rigonfiamenti e piegature, ottenuti sagomando il telaio o tramite centine e chiodi che portano alla massima tensione la tela. Negli anni Settanta allestisce numerosi ambienti, per esempio L’ambiente bianco (1970), fondati su una logica progettuale tipicamente architettonica.

 

Soggetti e Tecniche: composizioni monocrome (soprattutto bianche) su tele sagomate.