Grande Cretto, opera di Alberto Burri, 1977
Credits: Jean Pierre Dalbera su Flickr

Burri e Perugino: un dialogo

di Renato Diaz

Due maestri umbri a confronto

Venti opere di due tra i più grandi artisti umbri, Pietro Vannucci, passato alla storia come il Perugino (1446- 1523), e Alberto Burri (1915-1995), straordinario innovatore dell’arte internazionale nel secondo Novecento, dialogano fino al 2 ottobre nelle sale del piano nobile del Palazzo Baldeschi a Perugia.

Il comune denominatore della mostra, curata da Vittoria Garibaldi e Bruno Corà, è il nero, un colore problematico ma molto caro sia al Perugino che a Burri, l’artista che ha fatto dell’equilibrio tra forma e colore, con una predilezione proprio per il nero e lo scuro, la caratteristica principale della sua poetica.

Dai suoi Catrami del 1949 ai Cellotex del 1968, Alberto Burri intendeva il nero non come mancanza di colore, ma come buio, che permette alla luce di emergere. Sempre attento ai rapporti tonali nelle sue opere, come Rosso, del 1953, metteva in scena la forma, non la materia come molti pensavano in quegli anni, perché «forma e spazio sono le qualità essenziali che contano davvero», diceva. In dipinti come l’Imago pietatis del 1495 circa, prestato dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, il Perugino colloca le figura su un fondo completamente nero per far risaltare l’incarnato in un modo innovativo per l’epoca. Quest’opera, che è la cimasa della Pala dei
Decemviri conservata nella Pinacoteca Vaticana, è accompagnata da altri quadri importanti del Perugino, come il Ritratto di giovinetto prestato dagli Uffizi. La scelta del nero, come spiega Bruno Corà, non è casuale in due artisti così rivoluzionari: «Il nero è pieno di possibili valenze simboliche. È un colore azzerante e difficile da usare, capace di isolare qualsiasi forma o immagine che gli sia avvicinata, così come la può rendere emblematica. È un colore che suscita molte domande e tocca il sentimento in profondità».

Mostra a Perugia: Burri e Peruginio, le info

NERO. PERUGINO BURRI.
Perugia, Palazzo Baldeschi (corso Vannucci 66, tel. 075- 5734760).

Questo approfondimento è tratto dal n. 600 di Arte. La rivista di arte, cultura e informazione è acquistabile in edicola o sul sito di Cairo Editore.

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Cairo Editore
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