Stefania Zoppellaro

Lendinara (Rovigo), 13 giugno 1968

CRITICA: segnalazione critica del Comitato
MERCATO: estensione nazionale, fascia medio economica (tra i 2.600 e i 5.200€), frequenza media

ABITAZIONE: via W. A. Mozart 4, 45100 Rovigo, tel. 327/8704546.
STUDIO: via Prà D’Attimis 21, 33010 Tavagnacco (Udine).
E-MAIL: z.stefania@virgilio.it
PARTECIPAZIONI: Tuscania (Viterbo), Palazzo Fani, lug. 2022; Castellamonte (Torino), 61a edizione ceramics in love, ago. 2022; Lugo di Vicenza, Premio Andrea Barretta, ott. 2022; Schio (Vicenza), Concorso Mutazioni, Lanificio Conte, ott. 2022; Padova, Arte Padova, nov. 2022; San Daniele del Friuli (Udine), dic. 2022; Monza, Artisti d’Italia, Villa Reale, mag. 2023.
PREZZI: 30 x 50 cm. € 900; 50 x 70 cm. € 1.400; 80 x 100 cm. € 1.900/G.

NOTA CRITICO-BIOGRAFICA
 

Formazione: figlia di genitori entrambi pittori, ha poi frequentato gli studi di maestri ceramisti – perfezionando la tecnica Raku – la Scuola d’Arte di Castelmassa e i laboratori di Nico Toniolo a Marostica e di Roberto Dal Sasso.

 

Soggetti: le sue creazioni in ceramica Raku sono opere uniche realizzate a mano senza l’uso di stampi o tornio, spesso con effetti metallici dati dall’aggiunta di nitrato d’argento allo smalto. Si dice, infatti, affascinata da questa antica arte che unisce la filosofia all’amore per la natura e ne ha appreso la tecnica. Scrive il critico d’arte Andrea Barretta che l’artista “concentra la ricerca scultorea manipolando la terra, l’acqua, il fuoco e l’aria, con un risultato che esalta l’armonia del simbolo primo della cristianità, la Croce, in sue rifiniture accurate. Soprattutto perché Stefania Zoppellaro punta la sua attenzione all’emisfero dell’arte capace di esprimere e rendere visibile il bisogno dell’uomo di andare oltre ciò che si vede, che manifesta la sete e la ricerca dell’infinito. Nei segni del religioso, infatti, l’artista sta in continuità con la ricchezza del passato ma anche nei suoi molteplici significati nel legame inseparabile tra verità e bellezza da recuperare per poter giungere al cuore dell’umanità. Ed è questa la narrazione del sacro che Zoppellaro ci presenta; che continua nei linguaggi del contemporaneo a trascendere l’opera in sé per produrre nello spettatore una riflessione.”

 

Tecniche: Raku.