Emilio Scanavino

Genova, 28 febbraio 1922 - Milano, 29 novembre 1986

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L'Arco, 1968, olio su tela con inserto legno, 86x100 cm

Credits: courtesy Archivio Scanavino

L'Arco, 1968, olio su tela con inserto legno, 86x100 cm

Con la speranza che l'azzurro resti, 1970, olio su tavola, 100x100 cm

Credits: courtesy Archivio Scanavino

Con la speranza che l'azzurro resti, 1970, olio su tavola, 100x100 cm

Bestiario, 1986, olio su tela, 130x97 cm

Credits: courtesy Archivio Scanavino

Bestiario, 1986, olio su tela, 130x97 cm

Senza titolo, 1968, terracotta con sfera dorata, 56x67x18 cm

Credits: courtesy Archivio Scanavino

Senza titolo, 1968, terracotta con sfera dorata, 56x67x18 cm

Nascenza, 1953, olio su tela, 112x145 cm

Credits: courtesy Archivio Scanavino

Nascenza, 1953, olio su tela, 112x145 cm

Scultura, 1957, fusione in bronzo, 45,5x22x15 cm

Credits: courtesy Archivio Scanavino

Scultura, 1957, fusione in bronzo, 45,5x22x15 cm

Formazione: Emilio Scanavino si diploma al Liceo artistico di Genova. Le sue prime opere, figurative e di gusto realistico, sono esposte a Genova nel 1942, 1947 e 1950. Si stabilisce poi ad Albisola, dove lavora in un laboratorio di ceramiche e completa la formazione a contatto con molti artisti.

Periodi: dopo un periodo figurativo di carattere espressionista, negli anni Cinquanta si orienta verso la ricerca informale; stile caratterizzato da violenza espressionista. Nella seconda metà degli anni Sessanta, maggior controllo formale; uso costante di segni strutturalmente uguali, combinati a formare grovigli, nodi, incastri; come colori, solo il bianco, il nero, il rosso.

Soggetti: negli anni Quaranta opere figurative; poi composizioni astratto-informali, segniche, con riferimenti organici e naturalistici. Negli ultimi anni rivela maggior controllo formale.

Tecniche: olio, miste, acrilico, su tela tesa su supporti

rigidi; tempera, pastello su carta.

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