Antonio Ligabue
Formazione: espulso dalla Svizzera nel 1919, Antonio Ligabue arriva a Gualtieri, paese natale del padre adottivo, dove trova impieghi saltuari. Inizialmente parla solo tedesco, il che non favorisce un'integrazione resa già difficile da un carattere introverso.
Si rifugia nel disegno, inizialmente da autodidatta; la conoscenza con lo scultore Marino Mazzacurati lo spinge verso la pittura e gli apre alcune relazioni interessanti per il suo futuro di artista, Giorgio Morandi e Luigi Bartolini tra gli altri. Nel corso della sua vita alternerà felici periodi di creatività ad altri in cui dovrà essere internato in ospedali psichiatrici.
Periodi e Soggetti: sperimentatore di linguaggi, di tecniche, di soluzioni formali e cromatiche, ha rivestito la realtà più semplice d’intricati elementi vegetali, popolandola di animali domestici e selvaggi. Un percorso che si ritrova in tutta la sua produzione a partire dalle prime opere balbettanti di “dilettante di genio” sino a quelle della piena maturità in cui dimostra di aver acquisito piena padronanza.
Tecniche: soprattutto olio su tela.