Serena Vestrucci

Milano, 1986

Soggetti: uno degli aspetti fondanti dell’approccio sperimentale di Serena Vestrucci è il suo rapporto con la creazione dell’opera d’arte. Gli elementi quotidiani, da cui nascono i suoi lavori, vengono modificati attraverso pratiche manuali e concettuali sempre diverse che mutano la percezione finale del lavoro.

 

L’opera vincitrice della 18° edizione del Premio Cairo, “Trucco”, è stata giudicata la migliore con questa motivazione:

"Se l'attitudine dell'arte è anche l'artificio e il mostrarsi, e il suo rinnovamento avviene attraverso materiali e strumenti inusuali, l'opera Trucco, realizza efficacemente tale attitudine, trattando il quadro come la pelle di un corpo, facendo dell'opera non una rappresentazione, ma un'apparizione”.

 

L’opera fa parte della serie dei Trucchi, lavori in cui l’artista utilizza prodotti della cosmesi per “truccare” la tela. La colorazione della superficie non ha un senso compiuto d’insieme così da far apparire del tutto casuale l’esito finale, lasciando bene in vista imperfezioni e rughe della tela quasi fossero quelle di un volto umano.

 

In Trucco sembra però di intravedere un cielo nuvoloso al tramonto: un soggetto non effettivamente rappresentato, una finzione, un “trucco”, ancora una volta soltanto percettivo.