Giuseppe Modica

Mazara del Vallo (TP), 16 novembre 1953

Formazione: Giuseppe Modica studia alla facoltà di Architettura e all’Accademia di Belle Arti di Firenze.

 

Periodi: anni Settanta, studio e sperimentazione di diversi linguaggi figurativi e astratti; anni Ottanta, fortezze, giardini pensili, memorie islamiche, sguardi sul Mediterraneo; anni Novanta, interni disabitati con specchi, stanze-atelier con modella, interno-esterno, vanitas, cave di tufo, saline, paesaggi e luoghi della memoria rievocati in una spazialità geometrica ed essenzialità concettuale, in una visionarietà astratta.

 

Dal 2000, paesaggi di natura e urbani. Pure apparizioni allo specchio, riflessi e rifrazioni. Una spazialità ritmica e geometrica con spostamenti di piani e prospettive crea una circolarità dello spazio: interno-esterno, pieno-vuoto, luce-buio.

 

Soggetti: atelier con specchi, tele rovesciate e fotocamere, mappe geografiche rovesciate, rotte di navigazione, omaggi alla Melanconia del Dürer, solidi geometrici irregolari, omaggi ad Antonello da Messina, Dürer, Velázquez, atelier-labirinto.

 

Tecniche: olio su tela, tavola e carta, acquerello su carta a mano, disegni a grafite; acquaforte; elaborazione digitale con tablet.