Giorgio Gost

Salsomaggiore (PR), 6 aprile 1962

Critica: interesse critico settoriale

Mercato: estensione nazionale, fascia medio economica (formato di riferimento: 50x70 cm; indicativamente inferiore ai 2.600€), frequenza limitata

Abitazione e studio: largo Coen 9, 43126 Parma.

E-mail: info@giorgiogost.com

Referenze: Milano, Billyray Art.

Partecipazioni: Parma, ArtParma Fair, ott. 2022; Padova, ArtePadova, nov. 2022; Bergamo, Bergamo Arte Fiera, mar. 2023.

Prezzi: Old Economy Pluri-bolle!: 40 x 30 cm, € 2.100; 60 x 90 cm, € 4.500; 60 x 105 cm, € 5.000/G; Medicine scadute, Pasta e Stop Time! 40 x 30 cm, € 1.400; 60 x 50 cm, € 2.200; 60 x 80 cm, € 2.800/G.

 

Nota critico-biografica

 

Formazione e Periodi: dal 1989 al 1999 si dedica a particolari della pittura metafisica con grande interesse per il colore e per le Bolle di accompagnamento merci formato 30 x 20 cm. Dal 2000, pur continuando ad approfondire questo ciclo, affronta nuove esperienze attraverso opere con soggetti geometrici. È del 2008 l’inizio di un nuovo studio, dallo stesso artista definito “Percorsi alla ricerca del colore”, che vede l’utilizzo di colori tra loro abbinati o miscelati. Dal 2009 si cimenta nei “Percorsi nella Old Economy”, ovvero dipinti su tela con applicazione di uno o più documenti originali del 1982 o del 1983 a seconda del lavoro, per lo più industriali e ancora vergati a mano, appositamente ricercati, scelti e inseriti come parte integrante dell’opera. “Stop the time!” inizia nel 2011 con il devastante terremoto del Giappone ed è un modo per salvare le cose che ci stanno intorno e che usiamo ogni giorno, per i prossimi millenni (confezionate e piene di liquidi o solidi come li beviamo o li mangiamo).

 

È inoltre un’occasione per ricordare alle persone di cominciare dall’arte un percorso che possa “rallentare” un po’ l’arte, i mercati borsistici con la finanza in generale, e tutte le azioni intorno a noi, con il fine di dare al nostro cervello più tempo per pensare ed evitare errori causati dalla fretta e dal poco tempo per prendere decisioni. Di solito non diamo importanza alle cose semplici di uso quotidiano che l’artista salva su tela con la sua tecnica, ma queste potrebbero rivelarsi fondamentali per noi in possibili momenti futuri, quali per esempio il verificarsi di forti eventi naturali come terremoti o alluvioni. “After…”: quante opere testimonianza di migliaia di artisti vissuti nei secoli scorsi non sono giunte a noi? Quanti artisti famosi per un determinato periodo sono poi stati dimenticati dal mercato e dai collezionisti in seguito alla variazione del genere di espressione artistica? Quanti sono stati dimenticati in seguito al cambio generazionale, che è solito avere interessi diversi (difficilmente continuiamo a collezionare artisti seguiti dai nostri padri o dai nostri nonni)? Per questo l’artista dal 2014 cerca di “salvare” le immagini che ci hanno accompagnato per decenni della nostra vita in modo semplice, mettendo tutt’intorno resina trasparente utilizzata per pavimenti industriali, che non subendo calpestio di persone e macchine operatrici, non essendo esposta a pioggia, grandine, gelo ma appesa a una parete, si pensa possa avere una lunghissima durata senza aver bisogno di costanti interventi di manutenzione e restauro che potrebbero in molti casi risultare impossibili per problemi di reperimento fondi.

 

Ecco che immagini a noi familiari come i tagli su tela diventano After Fontana (oggetti e concetti che verranno ricordati nell’anno 6000 anche se gli originali non esisteranno più), le lettere alfabetiche diventano After Boetti, la lattina di Campbell’s Soup diventa After Warhol, la famosa Merda diventa After Manzoni, la piazza d’Italia Metafisica diventa After de Chirico, e poi After Vasarely, Modigliani, Balla, Botero, Hopper, Mondrian, Magnelli, Burri, Scheggi, Perilli, Dorazio, Biasi, eccetera… e ricordiamo le opere originali di Piero Gilardi, Sara Campesan, Lorenzo Piemonti, Massimo Salvadori, Ennio Finzi, Rapetti Mogol, Antonio Corpora …  e,  con un pizzico di ironia, si arriva ad avere anche After Giorgio Gost… Anche questa è una solida foto scattata sul nostro tempo, che con queste “capsule del tempo” verrà ricordato nel futuro.

 

Soggetti: temi di economia “Pluri-Bolle”, “Old Economy”, “Stop the time!”, “After”.

 

Tecniche: olio e miste su tela o su tavola con utilizzo anche di resine trasparenti.