Giacomo Manzù

Bergamo, 22 dicembre 1908 - Bergamo, 17 gennaio 1991

Formazione e Periodi: fin da giovane Giacomo Manzù è apprendista di pratica plastico-decorativa in botteghe di stuccatori e di intagliatori; in seguito si diploma in Plastica decorativa. Dal 1930 si stabilisce per qualche anno a Milano, dove viene in contatto con l’opera di M. Rosso e ne subisce l’influenza. Nel 1936 compie un viaggio a Parigi, dove incontra A. Rodin. Si avvicina, alla fine degli anni Trenta, al gruppo di Corrente, con cui espone nel 1939; sono di questo periodo i bassorilievi “Crocifissioni” (1939-46) e alcuni ritratti. Attraverso queste opere scultoree definisce le proprie scelte tematiche, i caratteri della propria espressione, facendo proprio un solido senso della composizione e del volume. La sua ricerca prosegue negli anni Cinquanta, in direzione di nuovi rapporti di forma-spazio e di luce-ombra, per una più forte affermazione dell’immagine.

 

Soggetti: oltre ai noti Cardinali e a figure di donne, scene sacre e ritratti, ha eseguito opere monumentali, fra cui la Porta della Basilica Vaticana (1950-64) e la Porta della Pace e della Guerra per la Chiesa di S. Lorenzo a Rotterdam (1968-69).

 

Tecniche: olio, pastello, acquerello; scultura in bronzo e marmo; grafica.