Gaetano Maffeo

Atripalda (AV), 8 dicembre 1974

MERCATO: estensione nazionale, fascia medio economica (tra i 2.600 e i 5.200€), frequenza media
ABITAZIONE: piazza Leopoldo Cassese 14, 83042 Atripalda, tel. 392/ 1889196.
E-MAIL: gaetanomaffeo@outlook.com
PARTECIPAZIONI: Berlino, Von Zeidler Art Gallery, giu. 2022; Cesenatico, Hotel Bristol, lug. 2022; Cesenatico, Hotel Miramare, ago. 2022; Montecarlo, Salon Marigold, set. 2022; Barcellona (Spagna), MEAM, nov. 2022; Bruxelles, Espace Art Gallery, gen. 2023; Firenze, Palazzo Ximenes Panciatichi, apr. 2023; Palermo, Effetto Arte, mag. 2023.
PREZZI: 30 x 50 cm, € 2.500; 50 x 70 cm, € 3.700; 80 x 100 cm, € 7.000/A

NOTA BIOGRAFICA
 

Formazione: autodidatta. Di estro creativo, sensibile, è incline all’introspezione. Manifesta presto una notevole capacità artistica, attraverso cui esprime le proprie emozioni. Nel 1987, a 13 anni, dipinge il primo quadro: una natura morta composta da una rosa che galleggia fuori dal suo vaso, in un contesto buio e nudo, spoglio. Si appassiona ai grandi pittori della storia e ai maggiori artisti contemporanei; da autodidatta si applica con assiduità a studiarne lo stile e la tecnica. Numerose sono le sue partecipazioni a mostre ed eventi nazionali e internazionali; alcune delle sue opere sono state incluse nelle rassegne di importanti critici d’arte contemporanea.

 

Soggetti: figurativo.

 

Tecniche: la costante e meticolosa ricerca sul rapporto osmotico di luce e ombra ha reso la sua tecnica distintiva e riconoscibile. Il bianco si fonde col nero in un gioco continuo dove la luce cesella l’ombra generando una miriade di sfumature di grigi, di toni indefiniti, dove attraversare i mutevoli paesaggi dell’anima, perdendosi e ritrovandosi talvolta diversi. Le sue creazioni sono minute, piccole, volutamente contrapposte al gigantismo grafico del grande formato. Questo è il modo che l’artista ha scelto per calmare i sensi eccitati dal bombardamento visivo dell’estensione illimitata: costruire un campo d’azione solo apparentemente ridotto, in cui far dialogare il significante e il significato.

 

Hanno scritto dell’artista: Chetta, Crespi, Serradifalco, Sgarbi.