Fausto Pirandello

Roma, 17 giugno 1899 - Roma, 29 novembre 1975

Formazione: Fausto Pirandello, figlio del Luigi Pirandello celebre drammaturgo, dopo la guerra compie il suo apprendistato nello studio dello scultore S. Lipinsky e verso il 1920 comincia a dipingere, inizialmente influenzato dal Naturalismo impressionista di A. Spadini e F. Carena.

 

Periodi: Pirandello esordisce alla Biennale di Venezia nel 1926, con un’opera che riflette il gusto novecentesco dell’epoca, ricca però di uno spessore psicologico ed espressivo derivato da Van Gogh. Nel 1927 si trasferisce a Parigi, dove è attratto dal Cubismo e dal Realismo intimistico di J. Pascin. Tornato in Italia (1931), si accosta alla Scuola Romana, sviluppando comunque formule del tutto personali di Realismo espressionista, caratterizzato da una pittura densa e opaca. Predilige la rappresentazione di oggetti comuni, di fatti intimi, domestici e di vita quotidiana, rievocazioni di una realtà scabra percorsa da spasimi sensuali e drammatici.

 

Soggetti: figure, nature morte, paesaggi, scene di vita domestica, composizioni con bagnanti, spiagge, ritratti.

 

Tecniche: olio, tempera, pastello, disegni a penna e matita; litografie, acqueforti.