Domenico Gnoli

Roma, 3 maggio 1933 - New York, 17 aprile 1970

Formazione: nato in una famiglia di letterati, artisti e studiosi, il padre storico dell’arte, la madre pittrice e il bisnonno poeta, Domenico Gnoli segue per un breve periodo i corsi di Disegno di C.A. Petrucci e quelli di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma, esordendo come scenografo.

 

Periodi: nel 1950 espone per la prima volta alla galleria Cassapanca di Roma con tele che risentono ancora della sua esperienza di scenografo. Nel 1955 si trasferisce a New York dove, tra il 1956 e il 1966, allestisce una serie di mostre personali. Il suo linguaggio, preciso e oggettivo, privilegia la raffigurazione di particolari banali e dettagli isolati di oggetti ingranditi e ingigantiti in maniera iperreale, in cui si combinano l’ironica banalità della Pop Art americana e la tesa lucidità del Realismo Magico. Ha realizzato numerose illustrazioni di testi letterari e vignette per riviste, dedicandosi anche all’affresco e alla scultura.

 

Soggetti: particolari ingranditi di immagini di arredamento (poltrone, sofà, letti, armadi), di abbigliamento (giacche, bottoni, camicie, cravatte, guanti) e di capigliature.

 

Tecniche: utilizza prevalentemente l’acrilico su tela; acquerello, inchiostri colorati; grafica.