Roberto Villa

Genova, 21 settembre 1937

Formazione: nato in una famiglia creativa, Roberto Villa si dedica al disegno abbandonandolo poi prima per gli studi di elettronica e teoria dell’informazione, poi per la macchina fotografica e la linguistica.

 

Periodi: l’attività culturale lo vede impegnato inizialmente nell’interpretazione cinematografica e nella semiologia dell’immagine. Il passo alla fotografia professionale nel 1970, con il suo trasferimento da Genova a Milano, dove aprirà uno studio pubblicitario. Collabora con varie testate, tra cui Harper’s Bazaar, Life, National Geographic, Playboy, Penthouse, Vogue. Le sue foto sono presso Istituzioni e collezioni private e, nel 2012, il MoMa (New York) ha richiesto alcune immagini da Il Fiore delle mille e una notte di Pier Paolo Pasolini.

 

Soggetti: ritratti di personaggi noti in ambito cinematografico (A. Sordi e P.P. Pasolini), teatrale (D. Fo e G. Albertazzi) attori, attrici e cantanti (Patti Smith, Benny Goodman, Amanda Lear) nonché Playmate.

 

Tecniche: scatti in analogico originali dagli anni Settanta, con Nikon, con un passaggio al digitale già negli anni Novanta. Studioso di semiologia, applica le sue conoscenze tecniche e teoriche per tracciare una linea nella cultura fotografica contemporanea.