Renato Guttuso

Bagheria (PA), 2 gennaio 1912 - Roma, 17 gennaio 1987

Mercato: estensione internazionale, fascia alta (oltre i 21.000€), frequenza alta

Recapito: c/o Archivi Guttuso, piazza Del Grillo 5, tel. e fax 06/ 6788461, 00184 Roma.

Partecipazioni: Roma, Spazio Mecenate, lug. 2021; Reggio Emilia, De’ Bonis, feb; 2022; Gualtieri, Palazzo Bentivoglio, mar. 2022; Milano, Pisacane, mar. 2022; Vimercate, Heart Spazio Vivo, apr. 2022.

 

Formazione: figlio di un agrimensore di inclinazioni socialiste, da giovane ha l’opportunità di visitare frequentemente la campagna e i contadini siciliani, destinati a diventare una delle sue prime fonti d’ispirazione. A undici anni incomincia a dipingere nella bottega di un pittore di carretti siciliani, in seguito frequenta gli studi del pittore postimpressionista D. Quattrociocchi e del futurista P. Rizzo. Nel 1930 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza, che abbandona l’anno successivo, dopo il successo ottenuto alla I Quadriennale di Roma.

 

Periodi: negli anni Trenta stringe legami d’amicizia con gli artisti della Scuola Romana (C. Cagli, M. Mafai, A. Ziveri, P. Fazzini), elaborando opere di alta qualità coloristica e tonale. Nel 1940 aderisce al movimento di Corrente e si iscrive al Partito comunista clandestino. Espone alle mostre del Premio Bergamo, nel 1940 e nel 1942, ottenendo rispettivamente il terzo premio con Fuga dall’Etna e il secondo con Crocefissione, opera che suscita grandi polemiche che contribuiscono alla sua affermazione. Nel 1947 è tra i fondatori del Fronte Nuovo delle Arti, sostenitore della linea figurativa realista d’ispirazione politico-sociale, appoggiandosi, fra l’altro, all’opera di Picasso, che costituisce il principale modello stilistico e morale per tutta la sua vita. Negli anni successivi compone, con una pittura di forti accenti coloristici di matrice espressionista, grandi narrazioni di episodi contemporanei, immagini politiche e di critica del costume, spesso con toni allegorici.

 

Soggetti: paesaggi, nature morte, figure, ritratti, contadini, scene di vita quotidiana, temi politico-sociali.

 

Tecniche: tradizionali.