Giuseppe Tirelli

Moshi (Tanzania), 25 ottobre 1957

Formazione: Giuseppe Tirelli frequenta l’Istituto d’arte Gazzola di Piacenza, dove inizia il proprio percorso formativo nella pittura e nella scultura, privilegiando negli anni successivi quest’ultima. La sua è una ricerca personale che fonde i caratteri della scultura classica con atmosfere contemporanee, futuribili e cibernetiche.

 

Periodi: nel 1991 inizia il percorso scultoreo sulle figure di mistici e pensatori; nel 2000 elabora una serie di supereroi caduti in disgrazia, negli anni successivi realizza personaggi che vivono in un tempo non definibile. I lavori prodotti dopo il 2015 fanno riferimento agli eroi del mito greco rivisitati in chiave contemporanea, mentre le ultimissime sculture descrivono una personale rappresentazione delle gerarchie angeliche. 

 

Soggetti: la figura umana attraverso diversi racconti, personaggi della fiaba classica e contemporanea (Pinocchio, Peter Pan, pensatori, mistici, cortigiane), animali selvatici usati come cavalcature, figure che giocano con il tempo, personaggi legati ai miti antichi e, per ultimi, figure alate.

 

Tecniche: terracotta, fusioni in bronzo, marmi e resine policrome.