Carlo Corsi

Nizza (Francia), 8 gennaio 1879 - Bologna, 27 agosto 1966

Formazione: Carlo Corsi frequenta prima lo studio bolognese di Scorzoni, poi, dal 1902 al 1906, è allievo di Grosso all’Accademia Albertina di Torino.

 

Periodi e Soggetti: i suoi esordi sono caratterizzati da una pittura calda e intimistica; poi la sua tavolozza si accende di brillanti cromatismi, risentendo sia dell’influenza delle Secessioni romane, sia della libertà coloristica di Matisse. Negli anni successivi rimedita la tradizione del Postimpressionismo francese, soprattutto dei nabis (Vuillard e Bonnard). Su tali basi si sviluppa anche il suo linguaggio nel corso degli anni Venti, approdando a una pittura composta da tinte calde, in cui i soggetti sono percorsi da bagliori luminosi che conferiscono alle immagini una forte corposità.

 

Dal 1925 al 1930 elabora una serie di studi a tempera che lo portano a un rinnovamento quasi totale della sua pittura. Sono degli inizi degli anni Trenta i primi interventi di collage. Nella seconda metà degli anni Quaranta inizia una fitta produzione di tempere e collage, tra informale e astratto, che diventerà il suo modus operandi fino agli anni Sessanta. Nel 1941, in maniera sorprendente e davvero curiosa, gli viene assegnato a Bergamo il premio per i giovani: Corsi ha sessantadue anni. Nel 1943 riceve l’invito alla Quadriennale con 24 opere. Nel 1954 espone alla Biennale di Venezia ed è successivamente invitato al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles per una mostra di collages. Nel 1964 viene allestita una grande antologica al Museo Civico di Bologna.

 

Tecniche: olio, tempera, collage, miste.