Alberto Sughi

Cesena, 6 ottobre 1928 - Bologna, 31 marzo 2012

Formazione: autodidatta, Alberto Sughi divenne dopo varie esperienze formative, uno dei maggiori artisti italiani della generazione che esordì agli inizi degli anni Cinquanta, scegliendo decisamente la strada del realismo, nell’ambito del dibattito fra astratti e figurativi dell’immediato dopoguerra.

 

Periodi: sin dai primi anni i dipinti di Sughi rifuggono ogni tentazione sociale per mettere in scena momenti di vita quotidiana senza eroi, tanto da permettere a Enrico Crispolti nel 1956 di utilizzare per lui la definizione “Realismo esistenziale”. La sua ricerca procede, in modo quasi costante, per cicli tematici.

 

Sughi ha partecipato a tutte le più importanti rassegne d’arte contemporanea, dalla Biennale d’Arte di Venezia alla Quadriennale di Roma, e a varie mostre, che hanno proposto all’estero le vicende dell’arte italiana dagli anni Settanta a oggi. Musei italiani e stranieri gli hanno dedicato ampie rassegne antologiche.

 

Soggetti: interni tristi e squallidi, figure gelide, scene di vita borghese in chiave violentemente critica, ritratti.

 

Tecniche: olio su tela, acrilico, tempera; grafica.