Alberto Magnelli

Firenze, 1 luglio 1888 - Meudon (Francia), 20 aprile 1971

Formazione: autodidatta, Alberto Magnelli, comincia a dipingere a quindici anni. Nel 1911-12 si avvicina al gruppo futurista raccolto intorno a “La Voce” e “Lacerba”. Nel 1914 soggiorna per qualche mese a Parigi dove conosce P. Picasso e G. Apollinaire.

 

Periodi e Soggetti: le opere di Alberto Magnelli del primo periodo, nature morte e paesaggi, rivelano da un lato influenze cubiste, mentre dall’altro le linee scure e ininterrotte e le zone di colore acceso non modulato rimandano a H. Matisse e ai fauves. Dal 1915 alla fine degli anni Venti alterna espressioni astratte (influenza di V. Kandinskij) a momenti di ritorno al figurativo. Nel 1931 si trasferisce a Parigi, dove dà inizio alla serie delle “Pietre”, forme massicce e frastagliate che fluttuano in uno spazio indefinito. Approda quindi, verso la seconda metà del decennio, all’Astrazione, cui resterà da allora fedele, diventandone uno dei maggiori esponenti. Nelle opere degli anni Cinquanta le forme si chiudono in una griglia compositiva più sintetica e grandiosa, dai calcolati equilibri cromatici e lineari.

 

Tecniche: olio su tela, gouache, disegno a matita e a china.