
Pino Pascali e Toti Scialoja: in Mostra un Dialogo sull'Arte Contemporanea
La mostra "Pino Pascali, Toti Scialoja. Confluenze" al Kursaal Santalucia di Bari è un viaggio straordinario nell'arte contemporanea italiana. Curata da Federica Boragina, Eloisa Morra e Antonio Frugis, l’esposizione esplora il dialogo tra due dei più importanti artisti contemporanei italiani attraverso più di 115 opere.
La rassegna mette in luce le affinità e le differenze tra i due maestri, offrendo un approfondimento sulle loro ricerche artistiche e sulla loro influenza sulla scena dell’arte.
Nel contesto dell'arte contemporanea italiana, il rapporto tra Pino Pascali e Toti Scialoja è una delle connessioni più significative. Pascali, giovane artista pugliese, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Roma nel 1955, dove diventa allievo di Toti Scialoja, uno degli artisti più innovativi del panorama romano. Scialoja, noto per la sua apertura alle tendenze internazionali e per il suo approccio sperimentale alla materia, diventa una figura fondamentale nella formazione di Pascali. La prima sezione della mostra, infatti, si concentra proprio sulla formazione di Pascali, documentando il suo incontro con il maestro e l'influenza che quest'ultimo ha avuto sulla sua ricerca artistica, focalizzata sulle trasformazioni della materia.
La seconda sezione della mostra esplora la fascinazione di entrambi gli artisti per la cultura americana e il rinnovamento della tradizione europea. Pascali, con il suo approccio pop e la sua ricerca sulle forme materiali, si distingue per un uso ironico e critico della materia. Scialoja, d’altro canto, attraverso le sue impronte e il suo gesto pittorico, abbraccia la rivoluzione dell'arte astratta e del linguaggio visivo d’oltreoceano. Le due opere, diverse ma complementari, mostrano il dialogo tra le tendenze più innovative dell’arte contemporanea internazionale e il panorama italiano.

Un altro aspetto fondamentale della mostra è il confronto tra le esperienze teatrali di Toti Scialoja e la carriera pubblicitaria di Pino Pascali. Scialoja, attivo nel teatro d'avanguardia, e Pascali, che lavorò come scenografo per la televisione e la pubblicità, condividono la passione per la costruzione di realtà alternative e il desiderio di trasformare lo spazio visivo in un’esperienza dinamica. La sezione dedicata al teatro e alla pubblicità mette in evidenza come entrambe le figure abbiano contribuito al rinnovamento dei linguaggi visivi in Italia.
Un altro punto di convergenza tra Pino Pascali e Toti Scialoja, trattato in mostra, è la loro passione per il mondo animale. Gli spettatori potranno osservare come gli animali diventino protagonisti della poesia visiva di Scialoja e delle famose "finte sculture" di Pascali. I loro bestiari immaginari, che comprendono forme zoomorfe come ragni, balene, giraffe e ghepardi, si fondono in un dialogo creativo tra i due artisti, che utilizzano la materia per dar vita a creature metafisiche e surreali.

La mostra si conclude con una sezione dedicata al Mediterraneo, un tema centrale per entrambi gli artisti. Pino Pascali e Toti Scialoja traggono ispirazione dalle geografie e dai luoghi del sud Italia, in particolare dalla Puglia, che ha segnato profondamente la formazione di Pascali. La sezione finale celebra il mare e le terre del Mediterraneo come fonte di ispirazione creativa, ricostruendo il legame tra gli artisti e la loro terra natale.
La mostra "Pino Pascali, Toti Scialoja. Confluenze" di Bari è un’opera corale che celebra la creatività e l’innovazione di due grandi artisti del Novecento italiano, da visitare sino al 4 maggio 2025.
Questo articolo è tratto dall'articolo di Ludovico Pratesi del numero 617 di Arte, il mensile dedicato a artisti, collezionisti, galleristi e appassionati di arte moderna e contemporanea.