Pietro Ruffo. La Mostra di Arte Contemporanea a Roma
Fino al 16 febbraio 2025, il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita una delle mostre più affascinanti di arte contemporanea, L'ultimo meraviglioso minuto di Pietro Ruffo. Con oltre 50 opere inedite, questa personale, la più grande mai dedicata all'artista, esplora il legame profondo tra l'umanità e il nostro pianeta, utilizzando un linguaggio che mescola arte, scienza e filosofia.
Curata da Sébastien Delot, la mostra offre una riflessione visiva sull'Antropocene e sul futuro della Terra. Un'occasione imperdibile per scoprire il lavoro di uno degli artisti più interessanti della scena contemporanea.
Pietro Ruffo, nato a Roma nel 1978, è oggi uno degli artisti contemporanei italiani più innovativi. La sua arte si distingue per la capacità di combinare temi scientifici e storici con una visione estetica potente, sempre in grado di coinvolgere lo spettatore in riflessioni profonde sulla nostra esistenza e sul futuro del pianeta.
La mostra L'ultimo meraviglioso minuto si articola in un percorso immersivo che condensa milioni di anni di evoluzione in un unico spazio narrativo. L'esposizione, che ha luogo al Palazzo delle Esposizioni di Roma, è composta da una serie di installazioni e opere che mescolano arte visiva, antropologia, paleontologia e ecologia.
Il tema centrale della mostra è il viaggio nel tempo, che parte dalla preistoria e arriva all'Antropocene. L'installazione principale, Le monde avant la création de l'homme, è una straordinaria opera immersiva dove Ruffo ha disegnato una giungla tropicale preistorica su una superficie di 700 metri quadri. Qui, l'artista esplora le origini della Terra, partendo dalla flora e dalla fauna preistoriche, fino ad arrivare alla comparsa dell'uomo.
Un altro pezzo importante è De Hortus, una serie di sculture circolari che rappresentano l'emergere delle prime forme di vita vegetale. Queste sculture, realizzate con la tecnica del collage, evocano l'evoluzione della vita sulla Terra.
Il viaggio prosegue con l’opera The planetary garden (2023-2024), un video realizzato in collaborazione con il collettivo Noruwei, che mescola animazione digitale, disegno e immagine. Il filmato racconta la storia dell’umanità attraverso un simbolico teschio, diventando un omaggio alla nostra evoluzione e al nostro destino.
La mostra si conclude con un omaggio alla città natale di Ruffo, Roma. Nella sezione Antropocene attraverso le stratificazioni di Roma, l'artista mescola passato e futuro, presentando una serie di opere in cui la città eterna appare sommersa dalle acque o ricoperta da foreste primordiali. Opere come Antropocene 77. Rome under the sea (2024) e Antropocene 75. Rome emerging from the waters (2023) immaginano una Roma che muta nel corso dei millenni, riflettendo sul suo passato e sulle possibili evoluzioni future legate anche ai cambiamenti climatici.
La mostra di Pietro Ruffo al Palazzo delle Esposizioni di Roma è un evento imperdibile per gli appassionati di arte contemporanea e per chi sia interessato a riflessioni più profonde sul nostro impatto sul pianeta. Con L'ultimo meraviglioso minuto, Ruffo riesce a condurre il pubblico in un viaggio nel tempo che esplora l'evoluzione della Terra e dell’umanità in rapporto con essa, offrendo una visione unica e coinvolgente nel panorama odierno dell'arte contemporanea.
Questo articolo è tratto dall'articolo "Pietro Ruffo. La meraviglia di nome Terra" di Ludovico Pratesi, sul numero 616 di Arte, il mensile dedicato ad artisti, galleristi, collezionisti e tutti gli appassionati del settore.