Felice Casorati

Novara, 4 dicembre 1883 - Torino, 1 marzo 1963

Formazione: Felice Casorati inizia a dipingere durante un periodo di riposo trascorso a Praglia, sui Colli Euganei. La sua prima opera nota è un paesaggio padovano datato 1902. Allievo di Vianello, si segnala nel 1907 alla Biennale di Venezia con Ritratto di signora, un’elegante immagine della sorella Elvira. Nel 1917 si trasferisce a Torino, diventando una figura centrale della vita artistica e intellettuale della città.

 

I lavori dei primi anni Dieci risentono da un lato dello stile simbolico e decorativo della Secessione viennese, in particolare Klimt, dall’altro della lezione costruttiva di Cézanne. Durante gli ultimi anni del decennio si avvicina agli artisti di Ca’ Pesaro (Arturo Martini, Gino Rossi, Pio Semeghini), indirizzandosi verso una più decisa stilizzazione simbolica.

 

Negli anni Venti, a contatto anche con la pittura metafisica, recupera le costruzioni spaziali della pittura quattrocentesca e, in particolare, l’atmosfera di immobilità tipica di Piero della Francesca. Dal 1945 il suo linguaggio pittorico segna un ulteriore scarto verso toni più accesi e contorni più accentuati e continui.