Franco Viola

Gaeta, 12 marzo 1953

CRITICA: Alto interesse critico espresso dal Comitato
MERCATO: estensione internazionale, fascia media (formato di riferimento: 50x70 cm; tra i 5.200 e i 10.500€), frequenza limitata

ABITAZIONE E STUDIO: via del Colle 31, 04024 Gaeta, tel. 340/ 7157544.
E-MAIL: franco_viola@virgilio.it
REFERENZE: Karlsruhe (Germania), Galerie Schrade.
PARTECIPAZIONI: Karlsruhe (Germania), Galerie Schrade, ott. 2022; Karlsruhe (Germania), Art Karlsruhe, mag. 2023.
PREZZI: 30 x 50 cm, € 5.000; 50 x 70 cm, € 6.000; 80 x 100 cm, € 10.000/A.

 

 

NOTA CRITICO-BIOGRAFICA
 

Formazione e Periodi: nel 1977 si laurea in Ingegneria Elettrotecnica all’Università di Roma e successivamente si dedica alla ricerca nel campo delle discipline spaziali. Questa attività in ambito scientifico si svolge in parallelo all’altro suo interesse: la pittura. Operando sia come ingegnere, sia come pittore, ha il privilegio di vivere in sé l’incontro, tanto discusso quanto fecondo, tra arte e scienza, e viene ad arricchire quella insolita schiera di personaggi che hanno due identità e per i quali è possibile tracciare due paralleli profili, l’uno complementare dell’altro, il primo tutto scientifico e il secondo, invece, tutto artistico. Perlomeno fino all’anno 2010, allorquando opta definitivamente per la pittura, quest’ultima viene vissuta come esperienza personale affatto privata e poi progressivamente rivelata e portata in primo piano. Adesso la sua ricerca artistica, rovesciando i piani, è finalmente assurta a professione primaria. Un’evoluzione maturata negli anni, man mano che prendeva consistenza la biografia d’artista nel mentre egli operava ancora nel campo scientifico.

 

La sua ricerca artistica è stata sempre ispirata dalla relazione con la natura e la percezione di tutto ciò che è al di là della sfera del visibile. Non è casuale che, pur partendo dallo studio del paesaggio, sia arrivato a sintetizzarlo attraverso un rapporto intimo con le modificazioni che la visione del “natural landscape” imprime sulla sua stessa sensibilità di artista. Non stimolato dall’insegnamento accademico e attratto invece particolarmente dall’opera di Paul Gauguin, Caspar David Friedrich e degli espressionisti nordeuropei, persegue una ricerca estremamente personale lontana dai movimenti e dalle correnti. Nel suo percorso artistico studia e sperimenta approfonditamente il colore e le sue leggi per afferrare il senso del sublime, connotando il proprio linguaggio pittorico con linee profonde di intensità e completezza.

 

Già dai primi acquerelli e successivamente nei quadri dipinti a olio, realizza paesaggi coniugando realtà e interiorità, cercando di trasferire in essi l’emozione e il sublime della realtà incontaminata (personificata secondo il credo di Goethe, lo sprofondamento lirico di Klee). Il suo atto pittorico è il risultato di un processo continuo, che segue la riflessione sulla natura della pittura nell’epoca del modernismo e sul suo rapporto con luogo, tempo e condizioni umane e sociali in continuo mutamento. È un ripensare la natura, nel contesto di un flusso cognitivo ed emozionale.

 

Nel corso degli ultimi anni, esso ha testimoniato un processo che porta, attraverso i linguaggi dell’Espressionismo e dell’Espressionismo astratto, da un’analisi diretta della natura verso un possibile linguaggio pittorico personale, che si basa, fondendoli, su Concetto e Idea del Sublime, spaziando da Friedrich al Modernismo americano. Della sua arte hanno scritto numerosi critici italiani e stranieri e, negli ultimi anni, ha esposto in personali presso prestigiose sedi private e pubbliche in Italia e nel mondo.

 

Soggetti: figure e paesaggi.

 

Tecniche: olio, miste, tempera.